Panoramica sull’incontro tra pensiero visivo e visione filosofica
“So I must leave, I'll have to go to Las Vegas or Monaco and win a fortune in a game, my life will never be the same”
Abba, Money, Money, Money, 1976.
Kutluğ Ataman: Qual è la parola giusta? Non è conflitto e neppure incoerenza, ma…?
Hans Ulrich Obrist: Tensione?
“Che fare con quella serie di gesti che mi distraevano dalle fughe del mio occhio viscerale, resti della mia antica vocazione artistica? La telecamera ha raggiunto l’obiettivo di contemplare passivamente il processo dell’opera, quel terzo occhio meccanico. Scoprivo il senso prammatico della vita captando ciò che di più imprendibile c’è in essa: la luce”.[1]